Spostiamoci ora in un ambito del
tutto diverso, immune dai vincoli che affliggono i due esempi che ho esaminato nella puntata precedente: via
Arganini 19.
Le immagini tratte da Google
suggerirebbero l’idea di un quartiere tipicamente residenziale:
Ciò nonostante, l’accessibilità
ai servizi essenziali non appare significativamente diversa dai due casi
precedenti:
Concludo ritornando alle estreme
propaggini a nord di zona 9 per proporre il caso di via Chiasserini 74:
Come si vede, siamo di nuovo in
una sorta di “recinto” ferroviario. Ecco una immagine della via:
Il quadro prospettato da CCM per
il n. civico 74 di via Chiasserini è abbastanza scarno: disponibilità di
autobus (che, come abbiamo sin qui visto, non manca mai) e di una farmacia.
Possiamo ora riepilogare i
risultati elencati in questa e nella puntata precedente. Per comodità ho
raggruppato i principali servizi entro le seguenti categorie:
·
mobilità: comprende il trasporto pubblico e privato
(taxi)
·
salute: ospedali e farmacie
·
istruzione di base: scuole per l’infanzia,
primarie e secondarie
· cultura e informazione: biblioteche ed edicole
· consumi alimentari e casa: supermercati, mercati
all’aperto, negozi alimentari, gastronomia, panetterie, drogherie
·
servizi bancari: sportelli bancari
· tempo libero e sport: cinema, teatri,
discoteche, ristoranti, pizzerie, bar, impianti sportivi, palestre
Il grafico che segue mostra le %
rispetto a via Fara 41, ubicazione assunta sin qui come riferimento, stante il
massimo che qui viene raggiunto secondo CCM in termini di “qualità oggettiva”
della vita. In altri termini, il grafico pone a confronto, per ciascuna
categoria di servizi, il valore medio di ogni via con quello corrispondente per
via Fara 41.
Il profilo più critico spetta
indubbiamente a via Pesaro; quello migliore a via Don Minzoni. Non dovrebbe
tuttavia sfuggire a chi legge che i valori per lo più si attestano attorno al
20% - 30%, e solo in un caso superano il 50%: come dire che questi cittadini
beneficiano di un accesso ai servizi essenziali che è nel complesso un quarto
di quello che si riscontra – non molto lontano – nella medesima zona. Indizio
questo di un elevato grado di disomogeneità, del quale è bene a mio giudizio
che siamo tutti consapevoli.
Milano 18 luglio 2012 Claudio Conti
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